Sul sito della Provincia di Treviso è pubblicato il progetto (del 2006) del nuovo edificio che ospiterà il Liceo Levi di Montebelluna. Come si può notare sono previste 60 aule da 50 mq ciascuna. Vuol dire che, in base agli standard vigenti (come si vede anche dai banchi disegnati in planimetria) le classi non potranno contenere più di 24 o 26 studenti. Come la mettiamo con le attuali classi di 27, 28 e più studenti?
http://provincia.dbaprogetti.it/progetto.aspx
giovedì 24 novembre 2011
venerdì 4 giugno 2010
Relazione Ampliamento Liceo di Bellini, Zambon, De Marchi
Relazione progetto di ampliamento -Liceo Scientifico ‘P.Levi’-
Il problema rilevato è quello di aggiungere 20 classi rispettando le norme previste dalla legge italiana e evitando l’acquisto di nuovi terreni alla scuola.
Abbiamo cercato di trovare una soluzione semplice e a basso costo riutilizzando le zone ricreative (giardino) e attendendoci alla costruzione di classi tradizionali, ma in questo caso abbiamo dovuto costruire sui tetti delle aule dei giardini. Questo perché la legge prevede che le zone verdi in edifici scolastici coprano il 66% dell’intera superficie su cui è costruita la scuola.
Ci sono stati altri problemi di realizzazione: per esempio, non sempre lo spazio bastava per costruire delle classi con dei bagni, così abbiamo fatto dei corridoi che si collegano nei punti desiderati. Un ultimo problema che non è stato completamente risolto è quello della sicurezza. Infatti nel caso scoppi un’emergenza mentre alcuni studenti sono nei giardini posti sui tetti, non hanno la possibilità di scendere in un breve tempo a causa della mancanza di scale di sicurezza, che non sono state inserite nel progetto per la visibile assenza di spazio.
Ad ogni modo la realizzazione di questo modello è possibile perchè non differisce di molto dalle classiche aule scolastiche.
L’ampliamento della scuola già esistente, in via Biagi, è stato progettato in tre diverse zone del territorio già occupato dalla scuola ora.
Le tre nuove zone della scuola soddisfano pienamente il problema della mancanza di aule come si può notare dalla figura 1: le tre aree sono indicate con tre lettere, A, B, C, per risultare di facile comprensione.
Per la loro costruzione abbiamo svolto delle ricerche in modo che queste risultassero a norma con le leggi italiane.
La zona A occupa l’attuale spazio verde presente di fronte all’edificio scolastico, questa è stata progettata per la presenza di otto aule totali, due bagni, un corridoio della larghezza prevista dalle norme e uno spazio all’entrata nel quale troviamo anche le scale per salire al secondo piano.
La zona B, invece, si trova sul retro della parte frontale della scuola ed è direttamente collegata con l’attuale edificio scolastico, a differenza della zona A dove per motivi estetici e logistici questo non è stato possibile.
L’area B presenta un numero di aule pari a 6 e si sviluppa anche questa su due livelli; anche questa zona è fornita di servizi igienici a norma, un corridoio centrale e delle scale per salire al piano primo.
La zona C si trova collocata sul retro della scuola, vicino al campo sportivo do Montebelluna.
A differenza delle altre due, questa zona si sviluppa su un solo piano e il numero delle aule presenti è di.
In questa zona, inoltre, la costruzione dei servizi igienici ci risultava superflua, poiché la presenza di questi è proprio alla fine del corridoio che collega questa zona con l’edificio già presente.
Questo progetto di ampliamento necessario per risolvere i problemi di spazio correva il rischio di creare un nuovo problema: per norma gli edifici scolastici devono disporre di una zona verde pari ai 2/3 del territorio scolastico, e noi questo spazio lo abbiamo utilizzato per l’ampliamento, perciò la nostra idea è stata quella di costruire dei giardini sul tetto della scuola.
Questi si estenderebbero sulla zona A e B della scuola, comprendendo inoltre la parte dell’edificio scolastico già esistente e costituirebbero la risoluzione migliore del problema restando a norma con la legge.
Lo spazio verde sopra i tetti della scuola secondo il nostro punto di vista è un idea ottima sia dal punto di vista ambientale che funzionale e presenta diversi vantaggi.
Innanzitutto, secondo noi, questa idea va d’accordo con l’armonia dell’edificio e quindi è un punto a favore dell’estetica.
Dal punto funzionale possiamo affermare con certezza che i giardini pensili favoriscono la riduzione dell’ inquinamento sonoro: infatti, le coperture verdi assorbono le onde sonore riducendone di conseguenza la propagazione.
Secondo ricerche fatte da università straniere, inoltre, 15 cm di substrato leggero di un giardino pensile assorbono addirittura il 94% delle emissioni nel campo di frequenza della rete mobile cellulare e delle ricetrasmittenti.
Un enorme vantaggio è dato anche dal fatto che uno spazio verde sul tetto è un importante punto per l’ambiente, infatti riduce la temperatura esterna: la terra assorbe l’acqua piovana e la restituisce all’ambiente mediante evaporazione, in questo modo l’aria risulterà più umida, riducendo la percezione dell’aria rarefatta e polverosa tipica dei centri urbani. Un altro punto a favore dell’ambiente è il fatto che il verde di questi giardini trattiene le polveri nell’aria, riducendo così l’inquinamento atmosferico e favorendo il processo di fotosintesi delle piante.
Infine il vantaggio economico di questa idea è l’isolamento termico che queste coperture garantiscono: limitano il caldo nei periodi estivi e lo favoriscono in quelli invernali.
Tutti i dati riguardanti ciò si possono trovare su:
http://www.architetturaecosostenibile.it/architettura/criteri-progettuali/verde-pensile-i-vantaggi-di-un-tetto-giardino-ecologici-funzionali-economici.html
Per quanto riguarda i materiali i nuovi edifici sono fatto con materiali innovativi. Pensiamo di utilizzare muri convenzionali cosparsi di mapelastic smart : malta cementizia bicomponente ad elevata elasticità, da applicare a pennello o a rullo,per l’impermeabilizzazione di superfici in calcestruzzo, come fondazioni, muri controterra, balconi, terrazze, bagni e piscine e per la protezione contro gli agenti aggressivi.
Scheda tecnica mapelastic : http://www.storemat.com/documentazione/952/mapelastic_smart.html
Il problema rilevato è quello di aggiungere 20 classi rispettando le norme previste dalla legge italiana e evitando l’acquisto di nuovi terreni alla scuola.
Abbiamo cercato di trovare una soluzione semplice e a basso costo riutilizzando le zone ricreative (giardino) e attendendoci alla costruzione di classi tradizionali, ma in questo caso abbiamo dovuto costruire sui tetti delle aule dei giardini. Questo perché la legge prevede che le zone verdi in edifici scolastici coprano il 66% dell’intera superficie su cui è costruita la scuola.
Ci sono stati altri problemi di realizzazione: per esempio, non sempre lo spazio bastava per costruire delle classi con dei bagni, così abbiamo fatto dei corridoi che si collegano nei punti desiderati. Un ultimo problema che non è stato completamente risolto è quello della sicurezza. Infatti nel caso scoppi un’emergenza mentre alcuni studenti sono nei giardini posti sui tetti, non hanno la possibilità di scendere in un breve tempo a causa della mancanza di scale di sicurezza, che non sono state inserite nel progetto per la visibile assenza di spazio.
Ad ogni modo la realizzazione di questo modello è possibile perchè non differisce di molto dalle classiche aule scolastiche.
L’ampliamento della scuola già esistente, in via Biagi, è stato progettato in tre diverse zone del territorio già occupato dalla scuola ora.
Le tre nuove zone della scuola soddisfano pienamente il problema della mancanza di aule come si può notare dalla figura 1: le tre aree sono indicate con tre lettere, A, B, C, per risultare di facile comprensione.
Per la loro costruzione abbiamo svolto delle ricerche in modo che queste risultassero a norma con le leggi italiane.
La zona A occupa l’attuale spazio verde presente di fronte all’edificio scolastico, questa è stata progettata per la presenza di otto aule totali, due bagni, un corridoio della larghezza prevista dalle norme e uno spazio all’entrata nel quale troviamo anche le scale per salire al secondo piano.
La zona B, invece, si trova sul retro della parte frontale della scuola ed è direttamente collegata con l’attuale edificio scolastico, a differenza della zona A dove per motivi estetici e logistici questo non è stato possibile.
L’area B presenta un numero di aule pari a 6 e si sviluppa anche questa su due livelli; anche questa zona è fornita di servizi igienici a norma, un corridoio centrale e delle scale per salire al piano primo.
La zona C si trova collocata sul retro della scuola, vicino al campo sportivo do Montebelluna.
A differenza delle altre due, questa zona si sviluppa su un solo piano e il numero delle aule presenti è di.
In questa zona, inoltre, la costruzione dei servizi igienici ci risultava superflua, poiché la presenza di questi è proprio alla fine del corridoio che collega questa zona con l’edificio già presente.
Questo progetto di ampliamento necessario per risolvere i problemi di spazio correva il rischio di creare un nuovo problema: per norma gli edifici scolastici devono disporre di una zona verde pari ai 2/3 del territorio scolastico, e noi questo spazio lo abbiamo utilizzato per l’ampliamento, perciò la nostra idea è stata quella di costruire dei giardini sul tetto della scuola.
Questi si estenderebbero sulla zona A e B della scuola, comprendendo inoltre la parte dell’edificio scolastico già esistente e costituirebbero la risoluzione migliore del problema restando a norma con la legge.
Lo spazio verde sopra i tetti della scuola secondo il nostro punto di vista è un idea ottima sia dal punto di vista ambientale che funzionale e presenta diversi vantaggi.
Innanzitutto, secondo noi, questa idea va d’accordo con l’armonia dell’edificio e quindi è un punto a favore dell’estetica.
Dal punto funzionale possiamo affermare con certezza che i giardini pensili favoriscono la riduzione dell’ inquinamento sonoro: infatti, le coperture verdi assorbono le onde sonore riducendone di conseguenza la propagazione.
Secondo ricerche fatte da università straniere, inoltre, 15 cm di substrato leggero di un giardino pensile assorbono addirittura il 94% delle emissioni nel campo di frequenza della rete mobile cellulare e delle ricetrasmittenti.
Un enorme vantaggio è dato anche dal fatto che uno spazio verde sul tetto è un importante punto per l’ambiente, infatti riduce la temperatura esterna: la terra assorbe l’acqua piovana e la restituisce all’ambiente mediante evaporazione, in questo modo l’aria risulterà più umida, riducendo la percezione dell’aria rarefatta e polverosa tipica dei centri urbani. Un altro punto a favore dell’ambiente è il fatto che il verde di questi giardini trattiene le polveri nell’aria, riducendo così l’inquinamento atmosferico e favorendo il processo di fotosintesi delle piante.
Infine il vantaggio economico di questa idea è l’isolamento termico che queste coperture garantiscono: limitano il caldo nei periodi estivi e lo favoriscono in quelli invernali.
Tutti i dati riguardanti ciò si possono trovare su:
http://www.architetturaecosostenibile.it/architettura/criteri-progettuali/verde-pensile-i-vantaggi-di-un-tetto-giardino-ecologici-funzionali-economici.html
Per quanto riguarda i materiali i nuovi edifici sono fatto con materiali innovativi. Pensiamo di utilizzare muri convenzionali cosparsi di mapelastic smart : malta cementizia bicomponente ad elevata elasticità, da applicare a pennello o a rullo,per l’impermeabilizzazione di superfici in calcestruzzo, come fondazioni, muri controterra, balconi, terrazze, bagni e piscine e per la protezione contro gli agenti aggressivi.
Scheda tecnica mapelastic : http://www.storemat.com/documentazione/952/mapelastic_smart.html
Zambon P, Bellini C, De Marchi L.
giovedì 3 giugno 2010
Il nuovo Liceo Levi - Nicola Franco, Alberto Gubert, Alberto Pazzaia (2AT)
Le classi del Liceo Scientifico “Primo Levi” di Montebelluna sono distribuite in diversi edifici separati. La maggior parte di esse sono situate nella sede centrale, dove ci sono anche i laboratori, la segreteria e la presidenza. Le restanti sono situate in un prefabbricato nel cortile della sede principale, nella sede di Guarda e nella sede del Liceo Classico.
Di conseguenza sorgono diversi problemi, quali gli spostamenti dalle sedi staccate verso i laboratori, gli spostamenti degli insegnanti ai cambi dell’ora e comunque problemi di comunicazione tra le diverse sedi.
È quindi necessaria la costruzione di una sede che comprenda, in un unico edificio, tutte le classi e laboratori. L’idea è quella di ampliare la sede principale, in modo da non dover costruire una sede tutta nuova.
Abbiamo inoltre pensato di progettare una nuova aula magna, essendo quella già esistente troppo piccola e quindi solitamente si è costretti ad eseguire le assemblee nel palazzetto. Un’aula magna che può inoltre fungere da teatro e da cinema. Così facendo le attività di cinema e teatro già esistenti avranno modo di usufruire di uno spazio più adatto a loro.
Tenendo conto del fatto che dall’anno prossimo, essendo le unità orarie di lezione portate a 60 minuti, molti studenti saranno costretti a mangiare a scuola, è stato progettato anche un bar per consentir loro, e chiunque effettui attività pomeridiane, di mangiare a scuola.
Di conseguenza sorgono diversi problemi, quali gli spostamenti dalle sedi staccate verso i laboratori, gli spostamenti degli insegnanti ai cambi dell’ora e comunque problemi di comunicazione tra le diverse sedi.
È quindi necessaria la costruzione di una sede che comprenda, in un unico edificio, tutte le classi e laboratori. L’idea è quella di ampliare la sede principale, in modo da non dover costruire una sede tutta nuova.
Abbiamo inoltre pensato di progettare una nuova aula magna, essendo quella già esistente troppo piccola e quindi solitamente si è costretti ad eseguire le assemblee nel palazzetto. Un’aula magna che può inoltre fungere da teatro e da cinema. Così facendo le attività di cinema e teatro già esistenti avranno modo di usufruire di uno spazio più adatto a loro.
Tenendo conto del fatto che dall’anno prossimo, essendo le unità orarie di lezione portate a 60 minuti, molti studenti saranno costretti a mangiare a scuola, è stato progettato anche un bar per consentir loro, e chiunque effettui attività pomeridiane, di mangiare a scuola.
L’ampliamento comprenderà quindi:
- 21 nuove classi;
- 1 bar;
- 1 aula magna/cinema/teatro in due piani;
- Terrazza sul tetto.
L’ampliamento consiste in una base rettangolare in cemento armato costruita sopra ad un’ala della scuola sostenuta da cinque pilastri. Questi pilastri fungono inoltre da ascensore. Quattro di questi si troveranno ai quattro angoli della base, mentre il restante al centro della base. Quest’ultimo infatti consente il collegamento dell’ampliamento con il resto della scuola, mentre gli altri quattro poggiano sul cortile. I pilastri saranno in cemento armato mentre le pareti di tutta la scuola in vetro. In questo modo ci sarà molta più luminosità e consentirà quindi un risparmio di energia elettrica per l’illuminazione.
Tutto l’ampliamento si sviluppa su tre piani.
Tutto l’ampliamento si sviluppa su tre piani.
Il primo piano è dedicato alle classi, in questo infatti si troveranno sedici classi, un bagno per i maschi, uno per le femmine, uno per i docenti e uno sgabuzzino.
Nel secondo piano ci saranno le restanti cinque classi, due bagni e il primo piano del teatro.
Nel secondo piano ci saranno le restanti cinque classi, due bagni e il primo piano del teatro.
Nel terzo piano si troveranno il bar, il secondo piano del teatro e altri due bagni.
Il teatro comprenderà una sala regia e riproduzione, un palco e dei camerini; potrà ospitare circa 500 spettatori.
Sul tetto invece si troverà una terrazza con giardino.
Slideshow - Il nuovo Liceo Levi
Nicola Franco, Alberto Gubert, Alberto Pazzaia (2AT)
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