Il problema rilevato è quello di aggiungere 20 classi rispettando le norme previste dalla legge italiana e evitando l’acquisto di nuovi terreni alla scuola.
Abbiamo cercato di trovare una soluzione semplice e a basso costo riutilizzando le zone ricreative (giardino) e attendendoci alla costruzione di classi tradizionali, ma in questo caso abbiamo dovuto costruire sui tetti delle aule dei giardini. Questo perché la legge prevede che le zone verdi in edifici scolastici coprano il 66% dell’intera superficie su cui è costruita la scuola.
Ci sono stati altri problemi di realizzazione: per esempio, non sempre lo spazio bastava per costruire delle classi con dei bagni, così abbiamo fatto dei corridoi che si collegano nei punti desiderati. Un ultimo problema che non è stato completamente risolto è quello della sicurezza. Infatti nel caso scoppi un’emergenza mentre alcuni studenti sono nei giardini posti sui tetti, non hanno la possibilità di scendere in un breve tempo a causa della mancanza di scale di sicurezza, che non sono state inserite nel progetto per la visibile assenza di spazio.
Ad ogni modo la realizzazione di questo modello è possibile perchè non differisce di molto dalle classiche aule scolastiche.
L’ampliamento della scuola già esistente, in via Biagi, è stato progettato in tre diverse zone del territorio già occupato dalla scuola ora.
Le tre nuove zone della scuola soddisfano pienamente il problema della mancanza di aule come si può notare dalla figura 1: le tre aree sono indicate con tre lettere, A, B, C, per risultare di facile comprensione.
Per la loro costruzione abbiamo svolto delle ricerche in modo che queste risultassero a norma con le leggi italiane.
La zona A occupa l’attuale spazio verde presente di fronte all’edificio scolastico, questa è stata progettata per la presenza di otto aule totali, due bagni, un corridoio della larghezza prevista dalle norme e uno spazio all’entrata nel quale troviamo anche le scale per salire al secondo piano.
La zona B, invece, si trova sul retro della parte frontale della scuola ed è direttamente collegata con l’attuale edificio scolastico, a differenza della zona A dove per motivi estetici e logistici questo non è stato possibile.
L’area B presenta un numero di aule pari a 6 e si sviluppa anche questa su due livelli; anche questa zona è fornita di servizi igienici a norma, un corridoio centrale e delle scale per salire al piano primo.
La zona C si trova collocata sul retro della scuola, vicino al campo sportivo do Montebelluna.
A differenza delle altre due, questa zona si sviluppa su un solo piano e il numero delle aule presenti è di.
In questa zona, inoltre, la costruzione dei servizi igienici ci risultava superflua, poiché la presenza di questi è proprio alla fine del corridoio che collega questa zona con l’edificio già presente.
Questo progetto di ampliamento necessario per risolvere i problemi di spazio correva il rischio di creare un nuovo problema: per norma gli edifici scolastici devono disporre di una zona verde pari ai 2/3 del territorio scolastico, e noi questo spazio lo abbiamo utilizzato per l’ampliamento, perciò la nostra idea è stata quella di costruire dei giardini sul tetto della scuola.
Questi si estenderebbero sulla zona A e B della scuola, comprendendo inoltre la parte dell’edificio scolastico già esistente e costituirebbero la risoluzione migliore del problema restando a norma con la legge.
Lo spazio verde sopra i tetti della scuola secondo il nostro punto di vista è un idea ottima sia dal punto di vista ambientale che funzionale e presenta diversi vantaggi.
Innanzitutto, secondo noi, questa idea va d’accordo con l’armonia dell’edificio e quindi è un punto a favore dell’estetica.
Dal punto funzionale possiamo affermare con certezza che i giardini pensili favoriscono la riduzione dell’ inquinamento sonoro: infatti, le coperture verdi assorbono le onde sonore riducendone di conseguenza la propagazione.
Secondo ricerche fatte da università straniere, inoltre, 15 cm di substrato leggero di un giardino pensile assorbono addirittura il 94% delle emissioni nel campo di frequenza della rete mobile cellulare e delle ricetrasmittenti.
Un enorme vantaggio è dato anche dal fatto che uno spazio verde sul tetto è un importante punto per l’ambiente, infatti riduce la temperatura esterna: la terra assorbe l’acqua piovana e la restituisce all’ambiente mediante evaporazione, in questo modo l’aria risulterà più umida, riducendo la percezione dell’aria rarefatta e polverosa tipica dei centri urbani. Un altro punto a favore dell’ambiente è il fatto che il verde di questi giardini trattiene le polveri nell’aria, riducendo così l’inquinamento atmosferico e favorendo il processo di fotosintesi delle piante.
Infine il vantaggio economico di questa idea è l’isolamento termico che queste coperture garantiscono: limitano il caldo nei periodi estivi e lo favoriscono in quelli invernali.
Tutti i dati riguardanti ciò si possono trovare su:
http://www.architetturaecosostenibile.it/architettura/criteri-progettuali/verde-pensile-i-vantaggi-di-un-tetto-giardino-ecologici-funzionali-economici.html
Per quanto riguarda i materiali i nuovi edifici sono fatto con materiali innovativi. Pensiamo di utilizzare muri convenzionali cosparsi di mapelastic smart : malta cementizia bicomponente ad elevata elasticità, da applicare a pennello o a rullo,per l’impermeabilizzazione di superfici in calcestruzzo, come fondazioni, muri controterra, balconi, terrazze, bagni e piscine e per la protezione contro gli agenti aggressivi.
Scheda tecnica mapelastic : http://www.storemat.com/documentazione/952/mapelastic_smart.html
Zambon P, Bellini C, De Marchi L.
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